mercoledì 14 luglio 2021

I 30 ANNI DI POINT BREAK

"Noi ci battiamo contro il sistema, quel sistema che uccide lo spirito dell'uomo. Noi siamo l'esempio per quei morti viventi che strisciano sulle autostrade nelle loro infuocate bare di metallo, noi dimostriamo con la nostra opera che lo spirito dell'uomo è ancora vivo."

Ieri abbiamo parlato di The Abyss, per cui oggi mi sembra giusto parlare di un altro cult, stavolta degli anni '90: Point Break. Perché? Per vari motivi.

Innanzitutto, perché in questi giorni ricorre il trentesimo anniversario della sua uscita nelle sale, per cui l'occasione di rispolverare questa perla era troppo ghiotta per non coglierla; secondo, perché mentre The Abyss è un film di James Cameron questo Point Break porta invece la firma di Kathryn Bygelow, ai tempi moglie dello stesso Cameron, il quale ha anche prodotto il film. Ma c'è anche un terzo motivo, molto più banale ma non meno significativo: questo film è semplicemente una bomba che dovrebbe essere visionata da tutti. Ma andiamo con ordine.


Nell'assolata California dei primi anni '90 il giovane agente dell'FBI Johnny Utah (ditemi se già il nome non è iconico) viene incaricato di indagare su una banda di rapinatori che sta svaligiando le banche della contea di Los Angeles: il suo compito è infiltrarsi all'interno di un gruppo di surfisti, sospettati di celarsi dietro le maschere dei presidenti americani che i rapinatori usano per non farsi riconoscere, ma presto si innamora di Tyler, spirito libero all'apparenza troppo distante da lui. Seguiranno rapine, inseguimenti, ostaggi, sparatorie e tutto ciò che ci si aspetterebbe da un normale poliziesco.

Kathryn Bigelow

Cosa rende, dunque, questo film migliore e unico rispetto agli altri migliaia di film d'azione americani del periodo? Per prima cosa, la tecnica è magistrale: la Bygelow, reduce dal già ottimo ma poco ricordato Blue Steel, supera se stessa, girando con una mano impressionante una sequela di scene rimaste nell'immaginario collettivo: come dimenticare l'inseguimento fra Johnny Utah (un Keanu Reeves come sempre inespressivo ma fortemente voluto dalla regista) e Bodhi, il guru del surf diventato fuorilegge interpretato da un magnifico Patrick Swayze? O la scena dell'elicottero e dei paracadute, forse il più alto momento di tensione del film. O, ancora, gli exploit del cinico veterano dell'FBI e del Vietnam Angelo Pappas (un irresistibile Gary Busey), che disintegra a parole il classico superiore ligio alle regole, che riconoscerete sicuramente come John C. McGinley, il mitico dottor Cox di Scrubs.


Ma non sono solo interpretazioni, regia e montaggio perfetti a rendere unico questo film: è lo spirito, la filosofia del surf che permea l'intera pellicola e che partendo da un gruppo di hippy scalmanati riesce a conquistare anche l'insospettabile Johnny grazie al carismatico leader Bodhi. Non a caso il suo nome è diminutivo di “Bodhisattva”, termine che nel buddhismo indica chi ha raggiunto l'illuminazione ma sceglie di non raggiungere il nirvana per poter restare tra le persone aiutandole a raggiungerlo anche loro: un po' come lo stesso Bodhi, diventato rapinatore più per esigenze spirituali che economiche, che riesce a convertire Johnny (e forse, ammettiamolo, anche noi stessi) al suo stile di vita votato alla libertà, perfettamente simboleggiato dalla splendida vastità dell'oceano e che renderà il magnifico finale ancora più emozionante e significativo.


Tutti questi elementi rendono
Point Break molto più che un semplice film action: si tratta di un percorso, che tra scene d'azione mozzafiato, una fotografia che catapulta lo spettatore nella calda estate californiana e dialoghi brillanti e profondi non può che consegnare questo film alla leggenda. Si tratta semplicemente di uno dei più grandi film d'azione degli anni '90, che l'arrivo dell'estate e il trentesimo anniversario ci danno occasione di rivedere per l'ennesima volta, sognando la California, come direbbero i Dik Dik.
Dunque godetevi l'estate e inseguite anche voi la vostra “grande onda”!


Dati tecnici


Regia: Kathryn Bigelow
Anno: 1991
Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Casa di produzione: 20th Century Fox
Fotografia: Donald Peterman
Musiche: Mark Isham

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