Ed eccomi, con volontario ritardo, dopo che la tempesta si è calmata, a dire la mia su The Batman, ennesima incarnazione del cavaliere oscuro al cinema. E che vi devo dire?
Chiaramente un ottimo film d'intrattenimento, che Matt Reeves, reduce dagli ultimi due capitoli della nuova saga del Pianeta delle scimmie, confeziona sapientemente riuscendo a gestire benissimo quello che a conti fatti è un vero e proprio neo-noir. Avevamo già avuto ben due noir con Batman grazie a quell'uomo meraviglioso che è Tim Burton, ma qui ogni venatura ironica, ogni aspetto vagamente positivo viene eliminato, a favore di una detective story ben congegnata e un'atmosfera mutuata direttamente da esempi come Ridley Scott (la pioggia perenne non può non far pensare a Blade Runner) e David Fincher (l'ispirazione a Zodiac è evidente, come in parte quella a Seven, che a sua volta riprendeva a piene mani le atmosfere piovigginose del capolavoro di Ridley Scott).
In una Gotham City talmente dannata che in confronto quella dei film di Nolan sembra Topolinia, vediamo un Bruce Wayne al limite della sua violenza ed autocommiserazione, interpretato in modo molto convincente da un Robert Pattinson che gioca di sottrazione, centrando appieno quello che è il personaggio.
Perché, in tutto questo, non è da sottovalutare come questa sia forse l'incarnazione che cattura più fedelmente lo spirito del fumetto: i personaggi comprimari sono quasi sempre azzeccati, in particolare un ottimo Paul Dano Enigmista la cui ispirazione sembra più legata a Hush e una Zoe Kravitz Catwoman palesemente tirata fuori da Anno 1, la presenza della mafia a Gotham, incarnata dal personaggio interpretato dal grande John Turturro, è opprimente come dovrebbe essere e soprattutto, finalmente, l'aspetto investigativo è al centro della storia, come è fin dalla genesi del fumetto, non a caso sulla testata Detective Comics.
Uniamo il tutto a una regia notevole, specie nelle scene d'azione, delle ottime musiche di Michael Giacchino e una fotografia cupa senza bisogno di desaturare tutto modello Snyder, e otteniamo quello che è sicuramente uno dei migliori film di Batman mai realizzati, che personalmente colloco per gradimento personale al di sopra dell'intera trilogia di Nolan e al di sotto delle due splendide opere burtoniane.
Per Fresco di celluloide oggi è tutto!
Perché, in tutto questo, non è da sottovalutare come questa sia forse l'incarnazione che cattura più fedelmente lo spirito del fumetto: i personaggi comprimari sono quasi sempre azzeccati, in particolare un ottimo Paul Dano Enigmista la cui ispirazione sembra più legata a Hush e una Zoe Kravitz Catwoman palesemente tirata fuori da Anno 1, la presenza della mafia a Gotham, incarnata dal personaggio interpretato dal grande John Turturro, è opprimente come dovrebbe essere e soprattutto, finalmente, l'aspetto investigativo è al centro della storia, come è fin dalla genesi del fumetto, non a caso sulla testata Detective Comics.
Uniamo il tutto a una regia notevole, specie nelle scene d'azione, delle ottime musiche di Michael Giacchino e una fotografia cupa senza bisogno di desaturare tutto modello Snyder, e otteniamo quello che è sicuramente uno dei migliori film di Batman mai realizzati, che personalmente colloco per gradimento personale al di sopra dell'intera trilogia di Nolan e al di sotto delle due splendide opere burtoniane.
Per Fresco di celluloide oggi è tutto!